Addio POS, da luglio non sarà possibile pagare col bancomat: cosa sta succedendo

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Addio POS, da luglio non sarà possibile pagare col bancomat: cosa sta succedendo? Una scelta che potrebbe favorire i pagamenti in nero.

POS addio (Cnim.it)

Dopo tanti anni di titubanze e pregiudizi, oggi il pagamento virtuale è sicuramente tra i più diffusi, o forse detiene addirittura il primato. Per questa ragione, la notizia secondo cui i pagamenti col POS potrebbero avere le ore contate, ha un po’ scosso chiaramente l’opinione pubblica. Ormai infatti è difficile immaginare un mondo senza Bancomat e senza sportelli ATM dove andare a pagare ed a prelevare i contanti.

Transazioni non più rintracciabili ed immediate, un cambiamento che se da una parte potrebbe semplificare la vita di alcune persone, d’altra parte gli interrogativi che sorgono sono tanti ad esempio come fare per gestire i pagamenti di piccole entità e ancora, come proteggere i dati personali e finanziari? Una rivoluzione che a quanto pare è più vicina di quanto si possa pensare.

POS addio, cosa accadrà dopo luglio

 

Pagamento POS
Cosa ci sarà dopo il POS (Cnim.it)

Si sta pensando infatti di chiudere i bancomat. Se questo fosse vero, quali sarebbero le conseguenze per l’economia e per le abitudini quotidiane? Molte operazioni che un tempo richiedevano il Bancomat sono stati sostituiti da soluzioni più pratiche e immediate, si pensi ad esempio le ricariche telefoniche che avvengono con App o Home Banking. Quindi non c’è più la necessità di recarsi fisicamente presso uno sportello.

Tali funzioni oggi non sono state eliminate ma hanno subito semplicemente un’evoluzione conformi ai tempi attuali, optando per delle scelte sicuramente più comode ed accessibili da qualsiasi modello di smartphone, anche se non di ultima generazione. Il primo luglio potrebbe essere quindi una data importante che segna una rottura col passato. Le modifiche provengono dal circuito bancomat che attuerà un nuovo listino prezzi con un aumento sulle commissioni dei pagamenti elettronici.

Questo è dovuto all’ingresso del fondo FSI nel capitale di Bancomat divenendo il principale azionista. Lo scopo è quello di rendere le odierne infrastrutture nazionali più competitive rispetto agli altri circuiti internazionali ma il pericolo sta certamente nell’aumento dei costi. Una notizia che certamente non renderà felice nè il consumatore e nemmeno commerciale.

Un rimbalzo dei costi

Le commissioni verranno parametrate in base al valore di acquisto; cioè se – ad esempio – si paga un caffè con il bancomat, la commissione sarà inferiore rispetto a quando si acquista un bene di lusso. Poi sono previsti anche dei nuovi servizi come ad esempio le interazioni con Apple Pay e Amazon. Insomma, bisogna capire se gli aumenti in questione e di cui si vocifera ormai da tempo, saranno assorbiti dalle banche o si ricadranno – come già in molti prevedono – sui commercianti. Con il rischio ovviamente che poi rimbalzeranno sul consumatore finale.



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